Dic 16, 2022
Chi ha inventato il Panettone?
Classico, come vuole la tradizione, senza canditi per gli amanti dei gusti semplici, ripieno di crema al limone (o limoncello, per gli audaci) o al cioccolato, per i più golosi.
Il Panettone, è una vera e propria leggenda e la sua storia potrebbe essere perfettamente narrata ai bambini come favola della buonanotte.
Scopri le tre leggende più famose sulla nascita del panettone
1 – il “Pan di Toni”
Era il 24 Dicembre del 1495, Ludovico il Moro, signore di Milano, si accingeva a festeggiare la Vigilia di Natale.
Nella sua cucina, quella sera, venivano preparati piatti succulenti e prelibati per soddisfare il palato dei commensali.
Tra questi, le ciambelle, che erano nel forno quando il capo cuoco della famiglia Sforza chiese allo sguattero di sorvegliare la cottura.
Il ragazzino si addormentò mandando in fumo il lavoro del cuoco, la paura prese il sopravvento fino a quando ebbe un’illuminazione.
Ricordò, di aver realizzato una volta un dolce, utilizzando gli avanzi dell’impasto delle ciambelle, a cui aveva semplicemente aggiunto uova, burro, canditi e uvetta.
Pur di evitare la peggiore sorte, tentò il tutto per tutto, proponendo la sua ricetta come dessert per gli ospiti del signore di Milano.
Il successo del “pan de toni” si consolidò nella tradizione culinaria meneghina, iniziando, con gli anni, a varcare le mura della corte, diffondendosi in tutta Italia, trasformando il suo nome in Panettone.
2 – Il Panettone di Messer Ulivo
Un’altra leggenda narra di un falconiere, Messer Ulivo, che si innamorò della figlia di un fornaio, cambiò lavoro, facendosi assumere dal padre dell’amata. Come simbolo d’affetto inventò un dolce, impiegando uova, zucchero, burro, farina e uva sultanina. Il ‘panettone’ di Messer Ulivo non solo ottenne grande successo, ma gli permise di sposare la donna che tanto desiderava.
3 – Il Panettone di Suor Ghetta
La protagonista della terza leggenda è Ughetta, una monaca che avrebbe inventato il panettone per regalare un pò di gioia alle proprie consorelle. Sebbene questo racconto sia il meno “famoso” dei tre, è comunque interessante notare che in dialetto milanese la parola ‘ughett’ significa ‘uvetta’, ovvero, guarda caso, uno degli ingredienti principali del dolce natalizio di cui si sta parlando.